Il giro in barca è d’obbligo a Levanzo, che decidiate di faro in autonomia o con l’aiuto sapiente dei pescatori dell’isola. È l’unico modo per scoprire le grotte e gli angoli di mare più incontaminati.
Iniziamo in nostro giro in barca da Cala Dogana, il porticciolo. Procediamo verso ovest. In poco tempo saremo al Faraglione, uno dei punti più belli dell’isola. Una deliziosa spiaggetta di ghiaia, bagnata da acque limpide e cristalline. Questa caletta è raggiungibile anche a piedi ed è l’ideale per le famiglie con bambini piccoli.
Dal faraglione in poi entriamo nella zona b dell’area marina protetta delle Egadi e arriviamo immediatamente alla Grotta Marina del Buco. Qui consigliamo una sosta, potrete nuotare in questa acque azzurrissime ed entrare nella grotta passando attraverso un arco che vi permetterà di ammirare i colori creati dalla luce che filtra nell’acqua regalando scenari a dir poco suggestivi.
Tornati a bordo ripartiamo alla volta di Cala del Genovese.
Questa grotta merita particolare attenzione. Si tratta di un vero e proprio museo della Preistoria.
Al suo interno sono presenti graffiti e pittogrammi risalenti rispettivamente al Paleolitico superiore e al neolitico. Si tratta di testimonianze uniche e perfettamente conservate che ci permettono di fare un tuffo nel passato alla scoperta delle nostre origini. La grotta è accessibile previo appuntamento e con visita guidata… da non perdere assolutamente!
Ripreso il tour ci dirigiamo verso Cala Tramontana, questa baia merita una seconda sosta, un tuffo alla scoperta dei suoi fondali mozzafiato è d’obbligo!
La tappa successiva è Capo Grosso, siamo nell’area a nord dell’isola, potrete ammirare il bellissimo faro e le pareti rocciose a strapiombo sul mare. Questo tratto di mare è stato teatro della celebre battaglia navale delle Egadi del 10 marzo 241 a.C. , dove si scontrarono Cartaginesi e Romani e che pose fine alla prima guerra punica in atto ormai da oltre 20 anni. Per gli amanti delle immersioni questo è un fondale da non perdere. Con una visita subacquea guidata potrete ammirare ad una profondità di 28 metri circa molteplici ceppi d’ancora in piombo perfettamente conservati.
Tra i vari ritrovamenti fatti in quest’area inoltre sono da annoverare: undici rostri romani, sette elmi, anfore, e decine di reperti in ferro e terracotta. Si tratta di un vero e proprio itinerario archeologico subacqueo.
A capo grosso termina la zona b della riserva ed entriamo nella zona C. Incontriamo l’azzurrissima costa aranci e arriviamo a Cala Calcara. Poi Cala Nucidda, il luogo ideale per gli amanti del silenzio e intimità. Appena dietro Cala Nucidda ecco la pineta di Cala Minnola.
Questa baia offre una comoda discesa per il mare con uno scivolo che digrada lentamente, acqua limpidissima e ricca di pesci, ed una meravigliosa pineta dove poter riposare e trovare refrigerio nelle ore più calde. Da qui concludiamo in tour passando per Cala Fredda e tornado infine al porto.