L’area marina che circonda Levanzo e l’intero arcipelago delle Egadi è una riserva protetta ed è la più grande del mediterraneo con i sui 53.992 ettari. Si divide in quattro zone sottoposte a diversi livelli di protezione e con differenti possibilità di accesso.
La zona A (a tutela integrale)
Si tratta dell’area a ovest di Marettimo e comprende il tratto da Punta Mugnone e Punta Libeccio. In questo tratto di mare è consentita la sola balneazione e le immersioni solo con visite guidate tra il 15 aprile e il 15 ottobre. In questa zona la navigazione è prevista solo per i residenti e previa autorizzazione.
La zona B (a tutela generale)
Include l’area che va dal faraglione di Favignana al lato ovest di Levanzo e Marettimo per i due tratti che vanno da Punta Bassana a Punta Libeccio e da Punta Mugnone a Punta Troia. Qui è consentita la balneazione, la navigazione a vela, a remi e a pedali. Le immersioni sono consentite solo con visite autorizzate e con il brevetto di 2° livello.
Previa autorizzazione e solo per i residenti o proprietari di abitazioni nelle isola è consentita anche la pesca artigianale e l’ancoraggio entro i 500 metri dalla costa.
La zona C (a tutela parziale)
Si tratta del tratto di mare che include il lato orientale di Levanzo, di Marettimo e l’intera Favignana. Qui è prevista la balneazione, la navigazione, le immersioni con visite guidate, l’ancoraggio fuori dalle aree protette. Previa autorizzazione è consentita anche la pesca artigianale e la piccola pesca professionale.
La zona D ( a protezione)
Questa zona include l’area marina di tutto l’arcipelago. Qui oltre alla balneazione è prevista anche la pesca a strascico. Assolutamente vietata la pesca subacquea ad eccezione dei ricci, che possono essere pescati solo dai residenti e previa autorizzazione. Sempre previa autorizzazione sono permesse anche le riprese cinematografiche e la ricerca scientifica.
L’area marina protetta delle Egadi è un luogo unico nel suo genere e riveste un ruolo fondamentale dal punto di vista naturalistico.
La flora e la fauna di Levanzo
Sui fondali troviamo la Poseidonia oceanica più estesa e meglio conservata dell’intero mediterraneo. La poseidonia è il polmone del Mediterrano, la sua presenza è fondamentale per produrre ossigeno, assorbire anidride carbonica e proteggere la costa dall’erosione. Inoltre essa è una vera e propria nursery del mare. Ospita centinaia di specie che qui vengono a riprodursi.
L’area marina delle egadi ha un’elevatissima biodiversità che vanta la presenza di cetacei, squali, l’uccello delle tempeste e pare anche il ritorno della rarissima foca monaca, simbolo del mediterraneo che si dava ormai per estinta.
Anche la fauna ittica è di notevole interesse tra questi meritano particolare menzione: la donzella, la castagnola rossa, il sarago, la seppia, lo scorfano e il polpo. Oltre i 30/40 metri di profondità in un ambiente semibuio troviamo le Gorgonie gialle e rosse, le paramuricee purpuree. In questo ambiente protetto, tra le fessure delle rocce trovano riparo l’aragosta, la cernia, il gronco e la murena. Merita attenzione anche la fauna terrestre sia essa di passaggio o stanziale.
Sull’isola trovano riparo: la biscia nera, il geco, il coniglio selvatico, l’allodola, la rondine, il barbagianni, il falco pellegrino, il corvo imperiale, l’aquila del bonelli, il cormorano e molti altri. La maggior parte degli uccelli sopra citati trova a Levanzo un luogo di riparo durante le migrazioni dall’Africa.
L’isola di Levanzo è molto arida, ma conserva comunque una vegetazione molto ricca e diversificata.
Troviamo una notevole macchia mediterranea composta da: erica multiflora, euforbia, agave, capperi e fichi d’india. A Levanzo troviamo anche alcune specie endemiche come: brassica macrocarpa, matthiola rupestris, anthemis maritima, limonium aegusae, senecio cineraria, allium aethusanum, ecc.
Sull’isola sono presenti anche licheni, l’erba ghiacciolo e il cocomero asinino. Oltre a quelle sopra citate altre specie che trovano riparo sull’isola sono: il carrubo, la cicoria, lo zafferano a fiore lungo, il ciclamino, il finocchio selvatico, la camomilla, il narciso e molti altri.